jueves, 1 de diciembre de 2011

Esercizio: dall'infinito al participio passato


A cura del prof. Attilio Folliero


Trasforma le seguenti forme verbali dall'infinito al participio passato

Esempi: Amare = Amato; Temere = Temuto; Servire = Servito

·         Parlare ____________________

sábado, 26 de noviembre de 2011

06.01 - Il pronome

A cura del prof. Attilio Folliero
Scaricare/Descargar/Download

Il pronome è la parte variabile del discorso che fa le veci del nome, sostituisce il nome. Il termine pronome, infatti viene dal latino pronomen, che significa invece del nome.

Quasi tutti gli aggettivi hanno anche funzione di pronome. L’aggettivo accompagna sempre il nome, il pronome lo sostituisce, quindi non lo troviamo mai assieme al nome. I pronomi personali hanno esclusivamente funzione pronominale.


Possiamo avere i seguenti pronomi:

06.02 - Il pronome personale

A cura del prof. Attilio Folliero

Il pronome personale indica la persona o le persone che parlano (io, noi), o la persona o le persone alle quali si parla (tu, voi), o le persone delle quali si parla (lui, lei, loro, egli, ella, essa, esse, esso, essi).

06.03 - Pronome personale soggetto

A cura del prof. Attilio Folliero

I pronomi personali usati in funzione di soggetto sono:
  • Prima persona singolare: io
  • Seconda persona singolare: tu
  • Terza persona singolare: lui (egli), lei (Ella), esso, essa
  • Prima persona plurale: noi
  • Seconda persona plurale: voi
  • Terza persona plurale: loro, essi, esse

06.04 – I pronomi confidenziali e di cortesia

A cura del prof. Attilio Folliero
  
Quando, oralmente o per iscritto, ci rivolgiamo ad una persona, possiamo utilizzare i pronomi tu, voi, lei e loro. Tu è pronome confidenziale; voi, lei e loro sono pronomi di cortesia.

06.05 - Il pronome personale in funzione di complemento

A cura del prof. Attilio Folliero

Il pronome personale in funzione di complemento ha due forme: una forma tonica, o forte, o accentata e l’altra atonica, o debole e non accentata.

06.06 – I pronomi personali complementi tonici o indiretti

A cura del prof. Attilio Folliero

Riepilogo dei pronomi personali soggetto e pronomi complementi tonici o indiretti

Persona
Pronomi personali
soggetto
Complementi tonici o indiretti
Prima persona singolare (M/F)
io
me
Seconda persona singolare (M/F)
tu
te
Terza persona singolare (M)
lui (egli)
lui
Terza persona singolare (F)
lei (ella)
lei
Terza persona riflessiva singolare (M/F)
-
Terza persona animali/cose singolare (M)
esso
esso
Terza persona animali/cose singolare (F)
essa
essa
Prima persona plurale (M/F)
noi
noi
Seconda persona plurale (M/F)
voi
voi
Terza persona plurale (M)
loro (essi)
loro
Terza persona plurale (F)
loro (esse)
loro
Terza persona riflessiva plurale (M/F)
-
Terza persona animali/cose plurale (M)
essi
essi
Terza persona animali/cose singolare (F)
esse
esse

06.07 – I pronomi personali complementi atoni

A cura del prof. Attilio Folliero

Riepilogo dei pronomi personali soggetto e pronomi complemento atoni o diretti

Persona
Pronomi personali
Soggetto
Complemento atono o diretto
Prima persona singolare (M/F)
io
mi
Seconda persona singolare (M/F)
tu
ti
Terza persona singolare (M)
lui (egli)
gli (lo)
Terza persona singolare (F)
lei (ella)
le (la)
Terza persona riflessiva singolare (M/F)
-
si
Prima persona plurale (M/F)
noi
ci
Seconda persona plurale (M/F)
voi
vi
Terza persona plurale (M)
loro (essi)
loro (li)
Terza persona plurale (F)
loro (esse)
loro (le)
Terza persona riflessiva plurale (M/F)
-
si

Forme atone mi, ti, ci, vi

06.08 - Uso di ci, vi, ne e lo

A cura del prof. Attilio Folliero

Uso di “Ci”

La forma pronominale atona “Ci” può essere usata:

a)    In unione col verbo essere, che assume il significato di esistere, trovarsi. Esempi:
·         C’era (= Ci era = esisteva) una volta una bambina …

b)    Come pronome riflessivo di prima persona plurale. Esempio:
·         Noi ci (= noi stessi) laviamo solamente con acqua calda.

06.09 – Unione dei pronomi personali atoni

A cura del prof. Attilio Folliero

I pronomi personali atoni in funzione di complemento mi, ti, si, ci, vi spesso sono uniti con i pronomi atoni lo, la, li, le e ne.

In genere, all’interno della coppia i primi (mi, ti, si, ci, vi) svolgono la funzione di complemento di termine, i secondi (lo, la, li, le) di complemento oggetto e ne in funzione di complemento di specificazione.

06.10 - I pronomi riflessivi

A cura del prof. Attilio Folliero

Quando l’azione di un verbo si riflette sullo stesso soggetto che la realizza abbiamo i verbi riflessivi. Tali azioni sono introdotte dai pronomi riflessivi, che sono:

  • Mi per la prima persona singolare. Esempio: Io mi lavo;
  • Ti per la seconda persona singolare. Esempio: Tu ti lavi;
  • Si per la terza persona singolare. Esempi: Lui si lava; Lei si lava;
  • Ci per la prima persona plurale. Esempio: Noi ci laviamo;
  • Vi per la seconda persona plurale. Esempio: Voi vi lavate
  • Si per la terza persona plurale. Esempio: Loro si lavano.

06.11 - Il pronome possessivo

A cura del prof. Attilio Folliero

Il pronome possessivo è identico all’aggettivo possessivo ed indica la persona a cui appartiene un oggetto, un animale o un’altra persona, con la differenza che mentre l’aggettivo accompagna il nome, il pronome per definizione lo sostituisce. In sostanza quando troviamo un possessivo da solo significa che siamo di fronte ad un pronome; quando è insieme ad un nome è un aggettivo. Il pronome possessivo è sempre preceduto dall’articolo determinativo.

viernes, 25 de noviembre de 2011

10.01 - Le preposizioni semplici

A cura del prof. Attilio Folliero

La preposizone (dal latino prae-ponere = porre davanti) è una parte invariabile del discorso che precede sempre il nome, l’aggettivo, il pronome, il verbo all’infinito, o l’avverbio per collegare tra di loro i vari elementi della proposizone. Solamente soggetto e complemento diretto (complemento oggetto e predicativo) non richiedono preposizoni; tutti gli altri complementi indiretti si esprimono mediante preposizone.

Le preposizoni semplici sono nove: di, a, da, in, con, su, per, tra e fra

10.02 - Le preposizioni articolate

A cura del prof. Attilio Folliero

Le preposizoni semplici spesso sono accompagnate dall’articolo determinativo; alcune si fondono con l’articolo dando origine alle preposizioni articolate o composte.

Le preposizoni che si uniscono all’articolo determinativo sono: di, a, da, in, su, con (solo in alcuni casi). Le preposizoni per, tra e fra non si fondono mai con l’articolo.

Tabella riepilogativa delle preposizioni articolate

sábado, 8 de octubre de 2011

La famiglia

a cura del prof. Attilio Folliero 

Esercizio: Ricostruisci la tua famiglia come quella dell’esempio

martes, 21 de junio de 2011

jueves, 16 de junio de 2011

viernes, 3 de junio de 2011

Suficiencia en Italiano - Geografia (Primer Semestre 2011)

Prof. Attilio Folliero, Caracas 03/06/2011

Universidad Central de Venezuela
Facultad de Humanidades y Educación
Escuela de Geografía
Asignatura Suficiencia en Italiano (Cod. 0703100363)
Periodo académico: 2011- Primer semestre

Cedula
Prueba escrita (70%)
Prueba oral
(30%)
Nota final
20.319.758
18 (12,6)
19 (5,7)
18

Suficiencia en Italiano - Comunicacion social (Primer Semestre 2011)

Prof. Attilio Folliero, Caracas 03/06/2011

Universidad Central de Venezuela
Facultad de Humanidades y Educación
Escuela de Comunicación social
Asignatura Suficiencia en Italiano (Cod.  0705115920)
Periodo académico: 2011- Primer semestre


Cedula
Prueba escrita
(70%)
Prueba oral
(30%)
Nota final
14.875.702
19 (13,3)
19 (5,7)
19
18.837.910
19 (13,3)
17 (5,1)
18

viernes, 20 de mayo de 2011

09.07 - Avverbi relativi e interrogativi

a cura del prof. Attilio Folliero

Avverbi relativi e interrogativi (Scaricare/Descargar)

A questa categoria apparatengono i seguenti avverbi: dove, ove,donde, onde che. Questi avverbi possono avere funzione relativaquando congiungono due proposizoni, oppure possono svolgere funzioneinterrogativa quando introducono un’interrogazione. Esempio: Conosco il luogodove (= nel quale) abita Maria; Dove abiti?


Dovunque e ovunque sono pronomi indefiniti che possono svolgere lafunzione di avverbio col significato di “in qualunque (qualsiasi, ogni) luogoin cui”. In realtà è più corretta la forma dappertutto. Esempi: Il canesegue il padrone dovunque (=in qualunque luogo in cui) va. Luigi è conosciutodovunque; in questo caso è meglio utilizzare dappertutto.

Ecco e insomma sono due avverbi che appartengono a questa categoria.Ecco, spesso si unisce agli avverbi di luogo come nel caso ecco qui, ecco là;in altri casi si unisce ai pronomi come nel caso di eccomi, eccoci, eccovi; inaltri casi si unsice ai participi passati, come in ecco fatto, ecco arrivato,ecco scritto.

viernes, 13 de mayo de 2011

09.08 – Gradi e alterazioni dell’avverbio

a cura del prof. Attilio Folliero

Gradi e alterazioni dell’avverbio (Scaricare/Descargar)

Gli avverbiqualificativi, esattamente come gli aggettivi qualificativi,  ed alcuni avverbi di luogo e di tempo, hannoil comparativo ed il superlativo. Esempi:

Avverbio: celermente;
Comparativo:più (meno, tanto, così) celermente;
Superlativo:  celerissimamente;

Avverbio: spesso;
Comparativo:più (meno, tanto, così) spesso;
Superlativo:  spessissimo;

Avverbio: lontano;
Comparativo:più (meno, tanto, così) lontano;
Superlativo:  lontanissimo.

Gli avverbiche derivano dagli aggettivi che hanno il comparativo ed il superlativo,formano il comparativo ed il superlativo allo stesso modo. Esempi:
  
Aggettivo
Avverbio
Comparativo
Superlativo
buono
bene
meglio
ottimamente
cattivo
male
peggio
pessimamente
grande
grandemente
maggiormente
massimamente
piccolo
poco
meno
minimamente
Molto
molto
più
moltissimo

Alterazione dell’avverbio

Alcuniavverbi ammettono anche l'alterazione.Esempi:
  • bene, benino, benone;
  • male, maluccio, malaccio;
  • poco, pochino, pochetto, pochettino;
  • presto, prestino, ecc.